Lavori di demolizione e ricostruzione del Condominio “Ceci” danneggiato dal Sisma del 6 Aprile 2009.

Lavori di demolizione e ricostruzione del Condominio “Ceci” danneggiato dal Sisma del 6 Aprile 2009.

L’Aquila, Via Persichetti.

Descrizione Intervento (tratta dal sito dello Studio di Progettazione “Zed Progetti”

L’edificio, soggetto a demolizione e ricostruzione, è stato realizzato agli inizi degli anni ‘70 nella zona ovest della città di L’Aquila (AQ), sul Colle del Belvedere. L’intervento rappresenta un punto di equilibrio fra gli obblighi di adeguamento normativo ed i vincoli stringenti di contesto della città consolidata. Le nuove forme di progetto presentano una nuova maglia strutturale più regolare e una rivisitazione completa dell’apparato decorativo. L’edificio è di grande impatto paesaggistico, per la posizione dominante che ha sulla città, e nel fronte principale mostra un disegno di architettura organica che consente un inserimento armonico nel profilo del colle.
Il sistema architettonico di facciata assume una forma di completamento organica dalla colorazione prevalente scura (ispirata alle tonalità naturali della terra, della roccia e della vegetazione che riveste completamente l’edificio contribuendo a mitigarne l’impatto volumetrico sullo skyline cittadino quasi a mimetizzarsi dietro la sottostante collina Belvedere.
L’edificio si propone quindi come forma architettonica compiuta capace di sommare coerentemente i singoli elementi di facciata del fabbricato (ringhiere, fioriere, frangisole, ecc.). Esso assume così il carattere “organico” di un graticcio vegetale che dalle radici aggrappate sulla roccia (il travertino del portico-basamento) ramifica (elementi verticali marroni), mette foglie (pannelli verdi) e avvolge definitivamente la copertura del fabbricato per aprirsi sfrangiato verso il cielo, come a proseguire idealmente la scarpata vegetale della collina del Belvedere su cui il fabbricato rinasce dopo il terremoto del 2009.

Costruzione

La struttura del nuovo fabbricato è definita in telaio in cemento armato. Risulta anche modificato il piano di fondazione per esigenze statiche. La copertura è a falde del tipo ventilato con interposto elemento termoisolante. I rivestimenti esterni sono in pietra, travertino classico di Tivoli, con tagli e forme differenti.
Il sistema architettonico di facciata assume una forma di completamento organica caratterizzata da una colorazione prevalente scura, ispirata alle tonalità naturali della terra, della roccia e della vegetazione, che riveste completamente l’edificio contribuendo a mitigarne l’impatto volumetrico sullo skyline cittadino, quasi a mimetizzarsi dietro la sottostante collina Belvedere. Il sistema si propone come forma architettonica compiuta, capace di sommare coerentemente i singoli elementi di facciata del fabbricato: ringhiere, fioriere, frangisole. Esso è realizzato con la forma di un graticcio vegetale che dalle radici aggrappate sulla roccia (rappresentato dal travertino del portico-basamento) ramifica con elementi verticali marroni e mette le foglie (costituite da pannelli verdi).

Risparmio energetico

Riguardo alle caratteristiche energetiche ed impiantistiche, un sistema centralizzato a pompa di calore alimenta gli impianti termici delle residenze. Gli infissi esterni di tutti gli alloggi sono in alluminio, completi di vetrocamera a basso potere emissivo. È inserita una dotazione adeguata di pannelli fotovoltaici architettonicamente integrati, nascosti alla vista dal profilo sagomato della copertura.

Rilevo fotografico a fine lavori, luglio 2020.

dettaglio del sistema di facciata